I tentacoli dei Rothschild sui Balcani

Quello che si nasconde dietro la disgregazione della Jugoslavia, e i conflitti all’interno dei Balcani è una sottile tela di personaggi collegati alle più potenti lobbies bancarie. Organizzazioni internazionali, personaggi politici, multinazionali e Banche d’affari sono racchiuse nelle mani di antiche dinastie di Banchieri, che hanno posizionato nei più alti vertici e consigli di amministrazione i componenti della loro grande famiglia e persone a loro vicine.
La piovra che estende i suoi tentacoli sull’Europa è la dinastia dei Rothschild, che ha costruito in questi ultimi anni un impero invisibile, dall’Inghilterra alla Francia, dalla Germania sino nei Balcani. I Rothschild rappresentano una delle più potenti famiglie di Banchieri, la cui storia da sempre affascina analisti e curiosi, avendo nei secoli accentrato nelle proprie mani un immenso potere economico e politico.
La famiglia Rothschild ha creato Governatori, Premier, Ministri, Banchieri e amministratori, ha creato l’Unione Europea come strumento per contrastare e fare arretrare la Russia sino alla Siberia. Attualmente i Rothschild rappresentano il motore finanziario e politico di una macchina che, senza sosta, ha percorso l’intera Europa razziando tutto ciò che incontrava grazie al braccio armato della Nato, finchè è giunta nei Balcani e si sta ora estendendo nell’Europa orientale e mediorientale per poter chiudere la Russia all’interno dei suo confini. I Balcani, in particolare, rappresentano la moderna immagine della colonia dei Rothschild, in quanto questa terra è stata lacerata mediante la disinformazione e la propaganda dei media, per poi essere attaccata in maniera massiccia dalle forze dell’Alleanza Atlantica. E’ stata depredata delle sue società, delle sue risorse: il suo governo politico è belle mani degli eurocrati, dei commissari della UE e delle Nazioni Unite.
La loro storia comincia verso la fine del XVIII secolo con Amschel Moses Bauer Rothschild che insedia la famiglia nella città di Francoforte. Non è una coincidenza il fatto che attualmente Francoforte rappresenta il più grande centro finanziario dell’EU, nonché la sede della Banca Centrale Europea e delle più importanti banche europee e americane controllate dalla dinastia Rothschild. Euronext, consorzio delle borse dell’Europa centrale più ricche è controllata dagli stessi Rothschild, collegata alla “Deutsche Borse” posseduta attraverso la “Children’s Investment Trust” e la “Atticus Capital”, e dalle sue controllate “Merrill Lynch” and “Fidelity Investments” .
Molti storiografi e teorici delle teorie sioniste, fanno risalire le origini dei Rothschild a quelle ebraiche, definendoli così gli “ebrei” del sionismo, ma secondo altre fonti queste sono da far risalire al lontano Oriente, ossia all’antico impero del Khazar, da cui eredita lo stemma della dinastia e che darà il nome alla famiglia ( Rothschild tradotto significa infatti scudo rosso) . I Kazari erano una tribù turco-mongola che si stabilì, dopo la caduta dell’impero intorno al X secolo, all’interno della Russia e dell’Europa, e più tardi nelle americhe; sebbene i kazari fossero stati convertiti al giudaismo intorno all’ VIII secolo, non possono definirsi ebrei, ma esponenti di una religione ebraica ortodossa, con tratti derivati dalle stesse religioni orientali. Amshel ebbe cinque figli che collocò in diverse nazioni europee, dalle cui discendenze sono scaturite diverse ramificazioni: Salomon andò a Vienna, Carl a Napoli, Nathan a Londra, James a Parigi ed il quinto figlio Amschel si insediò a Francoforte, creando così durante duecento anni di storia, le fondamenta della cd. “Pax Judaica”.
Al momento l’asse più potente della famiglia Rothschild è quella inglese, fondata da Nathan Meyer, che durante i XIX e XX secoli riuscì a costruire uno stretto legame con la corona britannica tale che la storia moderna della Gran Bretagna è indissolubilmente legata alla dinastia dei Kazari. Edmund Rothschild costruì il suo impero portando avanti gli interessi britannico-kazari nel Giappone del Dopoguerra; con la cooperazione di Winston Churchill fondò la BRINCO Corporation (British Newfoundland Development Corporation) in Canada.
Diventa un membro della famiglia Rothschild Marcus Egius, Presidente del Gruppo finanziario Barclay e della stessa ABN-AMRO, nonché azionista di maggioranza della BBC. Evelyn Rothschild riuscì a realizzare la fusione delle Banche inglesi con quelle francesi, rimanendo a capo della N.M. Rothschild & Sons. Detiene il controllo di The Economist, del The Daliy Telegraph , della multinazionale dei diamanti della De Biers, controlla la FirstMark Communications International LLC” e la “FieldFresh Foods” con la famiglia Indiana Mital, che di fatto agisce come entità rappresentativa degli interessi dei Rothschild . L’impero di Evelyn si dirama anche nel mondo della finanza, grazie a uomini come George Soros, Norman Lamont, Peter Mandelson – commissario della Gran Bretagna in UE, membro del partito laburista di Tony Blair – Oliver Letwin e Vernon Jordan – della Lazard Bank e influente personaggio del partito democratico americano, nonché advisor della campagna elettorale di di Bill Clinton e John Carrey – e Michael Howard – Ministro del Tesoro del Governo di Margharet Thatcher.
Accanto ad Evelyn, vi è Nathan Philip Rothschild – fratello di Jacob Rothschild, anziano capostipite della famiglia – che detiene il controllo della “RIT Capital”, “Atticus Capital”, “JNR Limited”, “NM Rothschild”, “Vanco”, “Trigranit”, “British Petroleum”, Rio Tinto. Ma è anche un uomo che è riuscito ad esercitare una grande influenza sulla EU, NATO, e sul Governo della Gran Bretagna, muovendosi negli ambienti finanziari e politici con Soros, Berezovski, Djukanovic, e i Mitals.
Come si può notare il ramo inglese della famiglia Rothschild racchiude in sé i principali centri di potere nel mondo intero, estendendo la sua influenza sia all’interno del Governo Britannico che di quello Americano, oltre a controllare importati media occidentali e Banche d’Affari estremamente potenti.
Accanto a loro, si è sviluppato il ramo francese, fondato da James Meyer , esteso poi attraverso David Rene ed Eduard Rothschild, figli di Guy Rothschild . In particolare David Rene Rothschild è a capo della NM Rothschild, la “Rothschild & Cie Banque”, una banca di investimento molto influente nell’Europa occidentale, mentre Eduard Rothschild controlla il quotidiano Liberation, la società metallurgica “Imerys”. Il vero promotore dell’espansione dei Rothschilds nei Balcani è proprio George Soros, rappresentante di Nathan Rothschild. George Soros, ebreo ungherese di origini Kazare è nato a Budapest nel 1930 con il nome György Schwartz, mutando poi il cognome in Soros, ma è cresciuto professionalmente a Londra e negli Stati Uniti, per essere poi addestrato come agente dei Rothschild all’interno dei Paesi dell’Est Europeo, che hanno così visto il crollo del comunismo e l’avvento del feroce capitalismo proprio grazie alle sue speculazioni. La sua attività di grande banchiere fu costituita proprio dai trasferimenti di denaro dalle fondazioni europee verso i Balcani e gli Stati della ex-Federazione russa, attraverso la “Quantum Fund” . Attraverso le controllate e le fiduciarie che si diramano dalla Svizzera e dall’Italia, George Soros, sulla base delle direttive di Nathaniel Rothschild, si è insinuato dapprima nel mondo finanziario finanziando le bande di guerriglieri mujahedin per combattere la guerra in Bosnia, ossia quell’esercito di mercenari che andrà dopo pochi anni a creare Al Qaeda. Contemporaneamente viene fomentata la campagna di disinformazione sulla Serbia per esercitare un’influenza negativa sull’immaginario collettivo sulle popolazioni dei Balcani, e questo creando una sterminata rete dei fondazioni e di associazioni come la “Open Society Fund”, Humanitarian Rights Fund”, “Helsinki Committee”, “Belgrade Circle”, “European Movement”, “Centre for Anti-War Action”, “NUNS”, “ANEM”, “OTPOR”. Oggi, tutte le ONG più importanti a livello internazionale sono finanziate dalle fondazioni bancarie Rothschild , veicolando attraverso di loro i fondi, il finanziamento della disinformazione, della propaganda, sino a monitorare le decisioni a livello delle Nazioni Unite. Furono proprio le numerose organizzazioni umanitarie a diffondere le accuse di genocidio contro il popolo serbo, sino a scatenare odio da parte della comunità occidentale nei confronti di etnie additate come nazionaliste e conservatrici.
Tra queste possiamo ricordare la “Yucom”, il Belgrade Centre for Human Rights, il Civil Initiative, il Centre for Cultural Decontamination, Women in Black, il Youth Initiative. I principali esponenti di tali movimenti sono Sonja Biserko, Natasa Kandic, Vuco, Borka Pavicevic , Miljenko Dereta, Vojin Dimitrijevic, Srdja Popovic, Mirko Djordjevic, Biljana Srbljanovic, Zoran Ostojic, il giornalista Petar Lukovic: tutti emissari di Soros e della famiglia Rothschild che ha fomentato odio contro la popolazione serba, contro la loro cultura e la loro storia, essendo quella predominante e più forte all’interno dei Balcani. Così B92, Studio B, TV Pink, TV Panonija, ANEM , RTV Globus, RTV M+, RTV Kraljevo, RTV Nisava, RTV Pancevo, RTV Spektar, RTV Trstenik, le stazioni Radio 021, Bum 93, Radio Sombor, Radio Index, Radio Subotica, Radio Pirot, Radio Ozon, la radio “Free Europe”, e ancora il network SBB e la TV satellitare TOTAL TV, sono tutte controllate da Soros. Nella lista del controllo i Soros vi rientrano così i quotidiani Danas, Vreme, Evropa, Republika, le associazioni di media “Local Press” , e dunque il quotidiano Pancevac, Kikindske, Vranjske novine, Nasa, le case editrici Samizdat, Dan graf, Stubovi culture, Fabrika knjiga, Klio, Aleksandrija pres, la società distributrice Bookbridge, Beopolis, l’agenzia di informazione Sense, Beta e Fonet. Allo stesso tempo molte delle Agenzie corrispondenti della AP (Associated Press) e di Reuters, sono possedute dai Rothshilds . Le lobbies hanno inoltre infiltrato anche Istituti culturali e teatri, come la National Library, la Historical Archives, la SANU (Serbian Academy of Arts and Sciences). Non possiamo dimenticare la Union University, la Alternative Academic Education Network (AAOM), la Belgrade Open School, il Centre for Women Studies, sino ad arrivare alla massima espressione nel centro i studi ricerche legali internazionali della Human Rights Watch (HRW), che discende direttamente dagli insegnamenti di Bernard Kouchner.
Lo stesso Tribunale dell’Aja è finanziato dai fondi di Soros, per non parlare degli attuali partiti membri del Parlamento serbo, come il partito liberal-democratico che ha il suo massimo esponente in Cedomir Jovanovic: tutti vanno a costituire un vero gruppo anti-serbo per cercare i manipolare la politica serba verso le posizioni delle lobbies occidentali.
Al momento gli interessi dei Rothschild si concentrano sulla Vojvodina, mediante le società della Carlyle ed il International Crisis Group, finanziato sempre da Soros, che partecipa alla campagna politica per l’Indipendenza del Kosovo. Accanto a Soros, a profondere investimenti vi è anche Rupert Murdoch , Goldman Sacks, JP Morgan, che hanno nominato come rappresentati politici personaggi come Martti Ahtisaari, James Lion, Morton Abramovich, Louise Arbour, Bzezinski Wesley Clark, Mihail Hodorkovski, Thorvald Stoltenberg. L’obiettivo che si sono prefissati, sin dal 1998, è stato quello di scindere il Kosovo per dare vita al cd. “Kuwait serbo”, dalle enormi riserve di piombo, zinco, oro e carbone: non dimentichiamo il massiccio investimento di Soros per prendere il controllo della miniera di Trepca per conto dei Rothschild. Al momento, nel Kosovo sono giunte le piramidi della Mital, co-finanziate da Soros e così da Rothschild, per acquisire la dovuta priorità sui diritti di sfruttamento delle miniere.
Oltre all’opera di saccheggio del Kosovo e Metohija, Soros e l’ International Crisis Group sta rivolgendo la sua attenzione proprio alla Vojvodina, che, insieme con la Croazia, l’Ungheria e la Romania – tutte rientranti nella zona d’influenza dei Rothschild essendo le terre antiche dei Kazari – andrà a far parte del Danube Project, ossia una confederazione di paesi nel Bacino di Danubio come una vera e propria “regione europea.”
Le colonie dei Rothschild non si fermano qui, perché si estendono al Montenegro, alla Federazione Bosniaca, sino alla Croazia . Oggi, il Montenegro è completamente posseduto da società amministrate dai Rothschild, che così hanno finanziato il progetto di Indipendenza, supportando Milo Djukanovic. Tuttavia i tentacoli dei Rothschild arrivano sino alla Podgorica Bank, mentre il gruppo di NLV comprò la Banca del Montenegro, ricompensando della collaborazione Milo Djukanovic con una posizione manageriale in Tigranit e conducendolo sino al potere. Non dobbiamo dimenticare che il ruolo di Milo Djukanovic è stato quanto meno rilevante, in quanto ha consentito di trasformare il Montenegro in un vero paradiso finanziario e bancario, porto di riciclaggio di denaro sporco.
Allo stesso modo, le forze dei Rothschild cercano di annientare la Republika Srpska per distruggere gli ultimi avamposti della cultura serba in una regione che dovrà essere trasformata in zona di influenza occidentale. Di qui è possibile capire il perché dell’accanimento dei media occidentali e delle più potenti Istituzioni nei confronti dei Serbi di Bosnia, che rappresentano al momento un’isola all’interno dei Balcani, che ancora resiste contro la penetrazione delle lobbies bancarie e multinazionali, considerando che la Serbia, dopo aver perso il Montenegro, rischia di perdere anche il Kosovo, mentre deve lottare contro la lacerazione della politica interna ad opera della disinformazione.In questi anni, si è sempre dato credito ai Tribunali Internazionali ai media internazionali, alle Organizzazioni umanitarie e alle Associazioni che hanno costruito il mito dei genocidi, hanno accreditato personaggi sino ad ora sconosciuti. Nessuna Procura ha mai indagato sulle dinamiche di finanziamento delle guerre, sulle privatizzazioni e la manipolazione dei Governi, perchè il potere affonda le sue radici sino all’interno delle entità sovranazionali e nazionali. Tuttavia, solo indagando su chi ha guadagnato in tutto questo, sarà possibile trovare chi ha voluto la guerra e chi ha commesso i veri “genocidi di massa”.
Fonte: Rinascita Balcanica
08/10/2007

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